martedì 19 febbraio 2013

Quaresima di carità 2013

Pubblicato da santamariadelcarmine alle martedì, febbraio 19, 2013
Nel ricordare che questa sera, al termine della Messa vespertina, nella nostra parrocchia ci sarà la presentazione, ad opera del Vice Direttore della Caritas Diocesana don Michele Petruzzi, del progetto Caritas per una Quaresima di carità, riportiamo le parole di don Michele pubblicate sul periodico diocesano "Impegno":

Don Michele Petruzzi
"La fede senza la carità non porta frutto e la carità senza la fede sarebbe un sentimento in balia costante del dubbio. Fede e carità si esigono a vicenda, così che l'una permette all'altra di attuare il suo cammino. Non pochi cristiani, infatti, dedicano la loro vita con amore a chi è solo, emarginato o escluso come a colui che è il primo verso cui andare e il più importante da sostenere, perché proprio in lui si riflette il volto stesso di Cristo. Grazie alla fede possiamo riconoscere in quanti chiedono il nostro amore il volto del Signore risorto."
Con queste illuminanti parole di Benedetto XVI, nel Motu proprio Porta fidei (paragrafo 14), indicendo l'Anno della Fede che stiamo vivendo, si sottolinea per noi l'occasione propizia per riscoprire il dono della fede che ha come frutto autentico e prezioso la carità.
La Quaresima da sempre è stata indicata come tempo favorevole per valorizzare, insieme alla preghiera e al digiuno, l'elemosina, intesa come tessere relazioni solidali con chi è nel disagio, fino a giungere ad una vera fraternità. Sempre Benedetto XVI, nel suo Messaggio per la Quaresima 2013 dice che la Quaresima è "un'occasione preziosa per meditare il rapporto tra fede e carità".
Su questa importante riflessione che ci accompagnerà nell'itinerario verso la Pasqua, come ogni anno, il nostro Vescovo Domenico propone all'attenzione e alla solidarietà di tutta la Chiesa diocesana un progetto che rende fruttuosa la nostra fede in Cristo morto e risorto. Si tratta del Progetto "Pro Bambini Kabul", in favore dei bambini disabili di Kabul, in Afghanistan.
L'Afghanistan si trova ancora in una situazione di grave povertà, unita ad una sostanziale debolezza istituzionale. Secondo alcune stime, il tasso di scolarizzazione è di 3,3 anni ed i minori sono sempre tra le fasce più disagiate della società, in maniera particolare i disabili. Dal 2004, a Kabul, è attivo il centro "Pro Bambini Kabul" gestito dall'associazione omonima, associazione nata dal lavoro in rete di diverse congregazioni religiose. Attualmente il centro è a servizio di 32 bambini con disabilità mentale.
Vengono garantite attività di formazione, di educazione sanitaria ed alimentare e il supporto medico, insieme ad attività ricreative e ludiche. Tutto ciò avviene anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie, delle scuole e delle istituzioni pubbliche. Il grande obiettivo di questo centro è offrire ai minori disabili uno spazio di formazione e di scambio, dando loro la dignità dal momento che non possono usufruire del sistema scolastico pubblico e vengono stigmatizzati dalla società e dalle famiglie. Il centro dipende necessariamente da aiuti esterni perché non vi è un sistema pubblico che garantisce un contributo. Il nostro sostegno è, pertanto, finalizzato alla copertura dei costi di funzionamento, in particolare per il personale (laici e religiosi come educatori), per la struttura e per l'acquisto di materiali didattici.
Dietro al nostro contributo per i costi di gestione del centro c'è da parte nostra la possibilità di essere un tassello per dare dignità a chi è debole e fragile. La nostra fede ci invita a riconoscere in ogni persona, senza distinzione, la dignità di essere ad immagine e somiglianza di Dio. Ed è questa fede che ci impegna a lavorare con tutte le forze perché sia sempre tutelata la dignità di ciascuno, attraverso la carità operosa che dona alla persona la libertà.
Don Michele Petruzzi

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