Oggi ricorre la solennità dell'Assunzione della Beata
Vergine Maria che noi monopolitani siamo ormai abituati a vivere in maniera
intensa, con l'emozione ancora viva derivante dall'incontro con il tradizionale
approdo dell'icona della Madonna della Madia che, anche ieri sera, ha compiuto
il suo tragitto sino a noi.
Papa Francesco, sin da subito, ha mostrato di voler affidare
il suo Pontificato a Maria e da allora molte sono state le riflessioni sulla
Madre di Dio che ha condiviso con tutti noi; tra queste molto significativa è
risultata essere la sua riflessione al termine della recita del Rosario nella
Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, nel primo sabato del mese mariano:
***
Ringrazio l’Eminentissimo Signor Arciprete di questa
Basilica per le parole dette all’inizio. Ringrazio lei, fratello e amico,
un’amicizia che nacque in quel Paese alla fine del mondo! Grazie tante.
Ringrazio per la presenza il Signor Cardinale Vicario, i Signori Cardinali, i
Vescovi, i Sacerdoti. E ringrazio voi, fratelli e sorelle, che oggi siete
venuti a pregare la Madonna, la madre, la “Salus Populi Romani”. Perché questa
sera siamo qui davanti a Maria. Abbiamo pregato sotto la sua guida materna
perché ci conduca ad essere sempre più uniti al suo Figlio Gesù; le abbiamo
portato le nostre gioie e le nostre sofferenze, le nostre speranze e le nostre
difficoltà; l’abbiamo invocata con il bel titolo di “Salus Populi Romani”,
chiedendo per tutti noi, per Roma, per il mondo che ci doni la salute. Sì,
perché Maria ci dona la salute, è la nostra salute.
Gesù Cristo, con la sua Passione, Morte e Risurrezione, ci
porta la salvezza, ci dona la grazia e la gioia di essere figli di Dio, di
chiamarlo in verità con il nome di Padre.
Maria è madre, e una madre si preoccupa soprattutto della salute dei
suoi figli, sa curarla sempre con grande e tenero amore. La Madonna custodisce
la nostra salute. Che cosa vuol dire questo, che la Madonna custodisce la
nostra salute? Penso soprattutto a tre aspetti: ci aiuta a crescere, ad
affrontare la vita, ad essere liberi; ci aiuta a crescere, ci aiuta ad
affrontare la vita, ci aiuta ad essere liberi.
1. Una mamma aiuta i figli a crescere e vuole che crescano
bene; per questo li educa a non cedere alla pigrizia - che deriva anche da un
certo benessere -, a non adagiarsi in una vita comoda che si accontenta di
avere solo delle cose. La mamma ha cura dei figli perché crescano sempre di
più, crescano forti, capaci di prendersi responsabilità, di impegnarsi nella
vita, di tendere a grandi ideali. Il Vangelo di san Luca dice che, nella
famiglia di Nazareth, Gesù «cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la
grazia di Dio era su di lui» (Lc 2,40). La Madonna fa proprio questo in noi, ci
aiuta a crescere umanamente e nella fede, ad essere forti e non cedere alla
tentazione dell’essere uomini e cristiani in modo superficiale, ma a vivere con
responsabilità, a tendere sempre più in alto.
2. Una mamma poi pensa alla salute dei figli educandoli
anche ad affrontare le difficoltà della vita. Non si educa, non si cura la
salute evitando i problemi, come se la vita fosse un’autostrada senza ostacoli.
La mamma aiuta i figli a guardare con realismo i problemi della vita e a non
perdersi in essi, ma ad affrontarli con coraggio, a non essere deboli, e a
saperli superare, in un sano equilibrio che una madre “sente” tra gli ambiti di
sicurezza e le zone di rischio. E questo una mamma sa farlo! Non porta sempre
il figlio sulla strada della sicurezza, perché in questa maniera il figlio non
può crescere, ma anche non lo lascia soltanto sulla strada del rischio, perché
è pericoloso. Una mamma sa bilanciare le cose. Una vita senza sfide non esiste,
e un ragazzo o una ragazza che non sa affrontarle mettendosi in gioco, è un
ragazzo e una ragazza senza spina dorsale! Ricordiamo la parabola del buon
samaritano: Gesù non propone il comportamento del sacerdote e del levita, che
evitano di soccorrere colui che era incappato nei briganti, ma il samaritano
che vede la situazione di quell’uomo e la affronta in maniera concreta, anche
con rischi. Maria ha vissuto molti momenti non facili nella sua vita, dalla
nascita di Gesù, quando «per loro non c’era posto nell’alloggio» (Lc 2,7), fino
al Calvario (cfr Gv 19,25). E come una buona madre ci è vicina, perché non
perdiamo mai il coraggio di fronte alle avversità della vita, di fronte alla
nostra debolezza, di fronte ai nostri peccati: ci dà forza, ci indica il
cammino di suo Figlio. Gesù dalla croce dice a Maria, indicando Giovanni:
«Donna, ecco tuo figlio!» e a Giovanni: «Ecco tua madre!» (cfr Gv 19,26-27). In
quel discepolo tutti noi siamo rappresentati: il Signore ci affida nelle mani
piene di amore e di tenerezza della Madre, perché sentiamo il suo sostegno
nell’affrontare e vincere le difficoltà del nostro cammino umano e cristiano;
non avere paura delle difficoltà, affrontarle con l’aiuto della mamma.
3. Un ultimo aspetto: una buona mamma non solo accompagna i
figli nella crescita, non evitando i problemi, le sfide della vita; una buona
mamma aiuta anche a prendere le decisioni definitive con libertà. Questo non è
facile, ma una mamma sa farlo. Ma che cosa significa libertà? Non è certo fare
tutto ciò che si vuole, lasciarsi dominare dalle passioni, passare da
un’esperienza all’altra senza discernimento, seguire le mode del tempo; libertà
non significa, per così dire, buttare tutto ciò che non piace dalla finestra.
No, quella non è libertà! La libertà ci è donata perché sappiamo fare scelte
buone nella vita! Maria da buona madre ci educa ad essere, come Lei, capaci di
fare scelte definitive; scelte definitive, in questo momento in cui regna, per
così dire, la filosofia del provvisorio. È tanto difficile impegnarsi nella
vita definitivamente. E lei ci aiuta a fare scelte definitive con quella
libertà piena con cui ha risposto “sì” al piano di Dio sulla sua vita (cfr Lc
1,38).
Cari fratelli e sorelle, quanto è difficile, nel nostro
tempo, prendere decisioni definitive! A tutti ci seduce il provvisorio. Siamo
vittime di una tendenza che ci spinge alla provvisorietà… come se desiderassimo
rimanere adolescenti. E’ un po’ il fascino del rimanere adolescenti, e questo
per tutta la vita! Non abbiamo paura degli impegni definitivi, degli impegni
che coinvolgono e interessano tutta la vita! In questo modo la vita sarà
feconda! E questo è libertà: avere il coraggio di prendere queste decisioni con
grandezza.
Tutta l’esistenza di Maria è un inno alla vita, un inno di
amore alla vita: ha generato Gesù nella carne ed ha accompagnato la nascita
della Chiesa sul Calvario e nel Cenacolo. La Salus Populi Romani è la mamma che
ci dona la salute nella crescita, ci dona la salute nell’affrontare e superare
i problemi, ci dona la salute nel renderci liberi per le scelte definitive; la
mamma che ci insegna ad essere fecondi, ad essere aperti alla vita e ad essere
sempre fecondi di bene, fecondi di gioia, fecondi di speranza, a non perdere
mai la speranza, a donare vita agli altri, vita fisica e spirituale.
Questo ti chiediamo questa sera, O Maria, Salus Populi
Romani, per il popolo di Roma, per tutti noi: donaci la salute che solo tu puoi
donarci, per essere sempre segni e strumenti di vita. Amen.
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