lunedì 31 dicembre 2012

Te Deum

Pubblicato da santamariadelcarmine alle lunedì, dicembre 31, 2012 0 commenti
Nell'augurare a tutti un sereno anno nuovo,  condividiamo con voi tutti lo splendido inno di ringraziamento del Te Deum (latino: "Noi ti lodiamo, Dio") il quale, secondo tradizione, viene intonato la sera del 31 Dicembre di ogni anno, durante la Messa Vespertina, per ringraziare Dio dell'anno appena trascorso:


Associazione "Nuova Vita Onlus"

Pubblicato da santamariadelcarmine alle lunedì, dicembre 31, 2012 0 commenti
Nella giornata in cui la Chiesa Cattolica ha celebrato la Santa Famiglia di Nazareth, la nostra Parrocchia ha voluto dar voce all'Assocazione Nuova Vita Onlus, una realtà di Oria (Brindisi) da tempo occupata attivamente nella lotta contro la droga e l'abuso di alcol. Il quadro che è stato dipinto ai fedeli presenti alla celebrazione eucaristica è purtroppo reale: l'abuso di sostanze alcoliche e di stupefacenti è sempre più diffuso, soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione. Tutto questo comporta notevoli conseguenze che ricadono sia sui "consumatori" che sulle loro famiglie; i volontari dell'associazione cercano di fornire un aiuto concreto sia dando assistenza (da sottolineare il loro lodevole sostegno a favore di malati di AIDS) sia attuando una campagna d'informazione volta a prevenire queste piaghe. Infatti, cadere nella trappola della droga è molto facile ed i giovanissimi sono molto esposti a questi pericoli, sia a causa di cattive frequentazioni e sia a causa di un certo isolamento familiare dovuto alla frenesia della nostra società che lascia poco spazio al rapporto genitore-figlio.
L'invito è di non essere indifferenti (l'indifferenza è uno dei mali peggiori, capace di un isolamento che uccide), di non pensare che queste sono tematiche che non ci riguardano (perchè purtroppo nessuno può esser certo che, un giorno, un proprio caro possa finire nel vortice della tossicodipendenza) e, se possibile, dare un proprio personale quanto significativo contributo. Cliccando sul link in basso si può accedere alla visualizzazione dell'opuscolo informativo che illustra la realtà dell'Associazione Nuova Vita Onlus e in esso è possibile anche trovare le varie modalità di sostentamento:

Opuscolo informativo

sabato 29 dicembre 2012

Addobbi ... in Parrocchia

Pubblicato da santamariadelcarmine alle sabato, dicembre 29, 2012 0 commenti
Anche quest'anno la nostra Parrocchia si è vestita a festa in occasione del Santo Natale. Ecco le foto più rappresentative:

venerdì 28 dicembre 2012

Riscoprire il senso cristiano delle festività

Pubblicato da santamariadelcarmine alle venerdì, dicembre 28, 2012 0 commenti
Babbo Natale o Gesù? Chi festeggiamo a Natale? Questa domanda, oggi purtroppo non più così sorprendente, espressa da un bambino, ha spinto il papà Mimmo Muolo, nostro concittadino e vaticanista di Avvenire, a compiere un'indagine approfondita culminata con la stesura e la pubblicazione di un libro dal titolo molto significativo: "Le feste scippate". Giovedì sera, nel salone della nostra parrocchia, ha avuto luogo proprio la presentazione di questo lavoro, con la presenza del Presidente Diocesano di Azione Cattolica Carlo Tramonte (moderatore dell'incontro) e del Direttore dell'Istituto Pastorale Pugliese don Sandro Ramirez.
L'evento culturale, patrocinato dal Comune di Monopoli, ha permesso di approfondire il tema che, pur essendo sotto gli occhi di tutti, sprofonda nell'indifferenza generale. Che cosa sta accadendo alle feste cristiane? Siamo in pieno periodo natalizio eppure sembra che si stia festeggiando tutto tranne la cosa più importante: la nascita di Gesù. I Babbi natale, i giocattoli, le pubblicità ingannevoli e i mass media ormai sempre più scristianizzati hanno piantato il seme del dubbio persino nei bambini, così come dimostrato dall'aneddoto con cui Mimmo Muolo ha spiegato le ragioni della sua indagine. Come se non bastasse, l'errata interpretazione del concetto di laicità dello Stato ha portato molte istituzioni pubbliche, scuole comprese, a cancellare ogni riferimento cristiano non solo al Natale (caso più eclatante con i divieti di presepi, manifestazioni teatrali e canti natalizi), ma di ogni festività promossa dal calendario liturgico nel corso dell'anno. Mimmo Muolo ha altresì mostrato come ogni festività cristiana sia stata "affiancata" da una festività laica che ha, poco a poco, preso il sopravvento marginalizzando il significato religioso originale: basti pensare alla Pasqua, ormai divenuta una vera e propria festa di primavera, o alla solennità dell'Assunta, il cui giorno di festa è sempre più "onorato" come Ferragosto, o alla festa di Ognissanti, praticamente scalzata da Halloween (festa sempre più diffusa anche nella società italiana).

Mimmo Muolo
Una situazione del genere non può passare inosservata e bene ha fatto il vaticanista di Avvenire a portare a compimento questo lavoro che permette di accendere i riflettori sullo "scippo" in corso e di svegliare le coscienze assopite della maggior parte dei cristiani. L'analisi permette, infatti, anche di scoprire come la cultura dominante del capitalismo abbia ormai creato una mentalità materialista in ogni uomo, anche in colui che ha pochi mezzi a disposizione: e questa mentalità ha portato a relativizzare ogni spiritualità, a relativizzare Dio stesso così come denunciato da Papa Benedetto XVI. 
Cosa si può fare per rimediare a questa situazione? Muolo invita innanzitutto i cristiani a riprendersi ciò che è stato loro scippato in questi anni e ciò comporta un risvegliarsi dall'assopimento in cui sono ultimamente sprofondati (usando le parole di Carlo Tramonte, tocca rimboccarsi le maniche!); dopodiché propone una ricetta condivisa dalla  stessa Chiesa Cattolica così come confermato da don Sandro Ramirez: educare. Non è passato molto tempo dal convegno con il quale S.E. Mons. Domenico Padovano (ieri assente per motivi di salute, ha voluto comunque inviare i suoi saluti più sentiti) ha presentato il nuovo progetto pastorale del decennio che stiamo vivendo: in quell'occasione egli ha lanciato l'allarme sull'emergenza educativa che si sta palesando nella nostra società. Un grido d'allarme condiviso da Mimmo Muolo che vede nell'educazione la strada maestra per combattere la deriva che la nostra società sta attraversando ad ogni livello. Attraverso una concreta opera educativa si potrà ottenere non solo la riscoperta del senso profondo delle feste cristiane, ma si potrà anche combattere e prevenire quell'impoverimento culturale che rischia di danneggiare seriamente non solo noi cristiani, ma la società nel suo complesso.

mercoledì 26 dicembre 2012

Notte di Natale in Parrocchia

Pubblicato da santamariadelcarmine alle mercoledì, dicembre 26, 2012 0 commenti
Nella Notte di Natale la nostra Parrocchia si è riunita per la tradizionale Veglia seguita dalla Messa della Notte. E' stato un momento comunitario carico di forte emozione perché ha permesso di rivivere, tutti insieme, la venuta della Luce nel mondo; don Oronzo, durante l'omelia, ha ricordato come questa Luce rappresenti la vera speranza a cui tutti gli uomini si aggrappano, soprattutto nei momenti di vera difficoltà, come quelli che molti stanno vivendo in questo periodo così tormentato (preciso il riferimento alla crisi ambientale e sociale che ha colpito la città di Taranto alle prese con l'arduo bilanciamento di due diritti fondamentali, il diritto alla salute ed il diritto al lavoro) ed attraversato da una crisi non solo economica e sociale, ma anche morale. Forte è stato anche il riferimento alle giovani generazioni che si ritrovano a fare i conti con la mancanza di lavoro e con una società che non lascia loro molto spazio per affermarsi e per far valere i propri diritti. Ecco, in un quadro così precario e destabilizzante che porterebbe ad accrescere il pessimismo in ognuno di noi, c'è ancora qualcosa che è lì a darci fiducia, speranza in un mondo migliore: e quella speranza è rappresentata da Gesù che è venuto in mezzo a noi a donarci parole di vita eterna, parole che nessun altro ha mai pronunciato e che donano ad ogni credente la forza per affrontare i momenti più tristi e difficili che la vita pone dinanzi.

Al termine della celebrazione don Oronzo, insieme agli auguri per un sereno Natale, ha voluto ringraziare coloro che hanno reso possibile la buona riuscita di questo momento natalizio, in particolare il gruppo liturgico, il coro parrocchiale che ha animato la celebrazione e coloro che si sono dedicati alle pulizie.
                                                             

martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale!

Pubblicato da santamariadelcarmine alle martedì, dicembre 25, 2012 0 commenti
Sono nato nudo, dice Dio, perché tu sappia spogliarti di te stesso. Sono nato povero, perché tu possa soccorrere chi è povero. Sono nato debole, dice Dio, perché tu non abbia mai paura di me. Sono nato per amore perché tu non dubiti mai del mio amore. Sono una persona, dice Dio, perché tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso. Sono nato perseguitato perché tu sappia accettare le difficoltà. Sono nato nella semplicità perché tu smetta di essere complicato. Sono nato nella tua vita, dice Dio, per portare tutti alla casa del Padre.  

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale augura a tutti un sereno e Santo Natale!

domenica 23 dicembre 2012

"Le Feste Scippate"

Pubblicato da santamariadelcarmine alle domenica, dicembre 23, 2012 0 commenti
“...E’ necessario educare affinché, oltrepassati i confini della famiglia, si apra l’animo dei battezzati alle comunità sia della Chiesa che del mondo” (cfr. AA 30)

Giovedì 27 dicembre 2012, alle ore 19.00, presso l’Auditorium della Parrocchia S. Maria del Carmine, il Consiglio Pastorale Parrocchiale e l’Associazione Parrocchiale di Azione Cattolica di Santa Maria del Carmine, invitano la cittadinanza alla presentazione del libro “Le Feste Scippate -  Riscoprire il senso cristiano delle festività”, di Mimmo Muolo.

L'evento sarà introdotto e moderato dal Presidente Diocesano di Azione Cattolica Carlo Tramonte ed interverranno il Vescovo della diocesi Convesano - Monopoli S.E. Mons.Domenico Padovano, il Direttore Istituto Pastorale Pugliese don Sandro Ramirez e l’autore del libro e vaticanista di Avvenire Mimmo Muolo.
La presentazione del libro sarà l'occasione per approfondire cosa sta accadendo alle feste cristiane. Sotto l’incalzare del consumismo, il 25 dicembre sembra ormai diventato il compleanno di Babbo Natale, anziché di Gesù, Pasqua viene scambiata per una generica festa della primavera, l’Assunta è quasi completamente assorbita nel solleone del Ferragosto e i Santi rischiano di essere dimenticati per l’invadente avanzata di Halloween. Si ha l’impressione che sia in atto un tentativo di «scippo» delle principali festività della fede cristiana, finalizzato a depotenziare la sua dimensione pubblica e quindi la sua incidenza sulla società. Come reagire a questo clima culturale? E come evitare che il furto sia definitivamente portato a compimento? Questo libro, invitando a riflettere sui fenomeni in atto, spiega anche perché impedire lo scippo significa evitare una perdita secca. Per tutta la società.

lunedì 10 dicembre 2012

"Burraco" in Parrocchia

Pubblicato da santamariadelcarmine alle lunedì, dicembre 10, 2012 0 commenti
Nel pomeriggio della scorsa "fredda" Domenica ha avuto luogo un nuovo avvincente torneo di burraco nel Salone Parrocchiale. Nonostante una temperatura gelida che scoraggiava l'uscita di casa, un folto gruppo di partecipanti non ha voluto mancare quest'occasione per trascorrere un pomeriggio in compagnia, in letizia e serenità. Che questo sia stato un evento ben riuscito è testimoniato dalla viva voce dei presenti che al termine della gara hanno non solo vivamente ringraziato l'organizzatrice del torneo, Rosa Ricco, ma hanno dato la loro piena disponibilità per un nuovo appuntamento.

Al bilancio positivo degli intervenuti si aggiunge anche il bilancio degli introiti derivanti sia dalla quota versata da ciascun partecipante al torneo, sia dal mercatino dell'Avvento, predisposto per l'occasione: l'incasso ha permesso infatti di infondere nuove risorse per la complessa gestione della Parrocchia che, come noto, ha affrontato numerosi lavori di restauro e di ristrutturazione.

Al ringraziamento verso tutti coloro che hanno reso possibile l'evento (incluse le signore della nostra Parrocchia che hanno messo al servizio dell'evento il loro talento culinario indispensabile per il buffet finale a base di focacce e dolci) e verso coloro che hanno contribuito con la loro partecipazione, si aggiunge il ringraziamento verso quelle realtà commerciali di Monopoli che hanno donato i premi utilizzati per premiare i migliori piazzamenti in classifica (anche se i veri vincitori sono stati l'allegria e la gioia di trascorrere del tempo insieme).

sabato 8 dicembre 2012

Papa: Immacolata modello della Chiesa incorruttibile

Pubblicato da santamariadelcarmine alle sabato, dicembre 08, 2012 0 commenti
SOLENNITÀ DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE
 DELLA BEATA VERGINE MARIA

                                                       BENEDETTO XVI

                                                              ANGELUS


Piazza San Pietro
 
Sabato, 8 dicembre 2012

Cari fratelli e sorelle!

 A tutti voi, buona festa di Maria Immacolata! In questo Anno della fede vorrei sottolineare che Maria è l’Immacolata per un dono gratuito della grazia di Dio, che ha trovato, però, in Lei perfetta disponibilità e collaborazione. In questo senso ella è “beata” perché «ha creduto» (Lc 1,45), perché ha avuto una fede salda in Dio. Maria rappresenta quel «resto di Israele», quella radice santa che i profeti hanno annunciato. In lei trovano accoglienza le promesse dell’antica Alleanza. In Maria la Parola di Dio trova ascolto, ricezione, risposta, trova quel «sì» che le permette di prendere carne e venire ad abitare in mezzo a noi. In Maria l’umanità, la storia si aprono realmente a Dio, accolgono la sua grazia, sono disposte a fare la sua volontà. Maria è espressione genuina della Grazia. Ella rappresenta il nuovo Israele, che le Scritture dell’Antico Testamento descrivono con il simbolo della sposa. E san Paolo riprende questo linguaggio nella Lettera agli Efesini là dove parla del matrimonio e dice che «Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata» (5,25-27). I Padri della Chiesa hanno sviluppato questa immagine e così la dottrina dell’Immacolata è nata prima in riferimento alla Chiesa vergine-madre, e successivamente a Maria. Così scrive poeticamente Efrem il Siro: «Come i corpi stessi hanno peccato e muoiono, e la terra, loro madre, è maledetta (cfr Gen 3,17-19), così a causa di questo corpo che è la Chiesa incorruttibile, la sua terra è benedetta fin dall’inizio. Questa terra è il corpo di Maria, tempio nel quale un seme è stato deposto» (Diatessaron 4, 15: SC 121, 102).

 La luce che promana dalla figura di Maria ci aiuta anche a comprendere il vero senso del peccato originale. In Maria, infatti, è pienamente viva e operante quella relazione con Dio che il peccato spezza. In lei non c’è alcuna opposizione tra Dio e il suo essere: c’è piena comunione, piena intesa. C’è un «sì» reciproco, di Dio a lei e di lei a Dio. Maria è libera dal peccato perché è tutta di Dio, totalmente espropriata per Lui. E’ piena della sua Grazia, del suo Amore.

In conclusione, la dottrina dell’Immacolata Concezione di Maria esprime la certezza di fede che le promesse di Dio si sono realizzate: che la sua alleanza non fallisce, ma ha prodotto una radice santa, da cui è germogliato il Frutto benedetto di tutto l’universo, Gesù, il Salvatore. L’Immacolata sta a dimostrare che la Grazia è capace di suscitare una risposta, che la fedeltà di Dio sa generare una fede vera e buona.
Cari amici, questo pomeriggio, com’è consuetudine, mi recherò in Piazza di Spagna, per l’omaggio a Maria Immacolata. Seguiamo l’esempio della Madre di Dio, perché anche in noi la grazia del Signore trovi risposta in una fede genuina e feconda.

venerdì 7 dicembre 2012

Presepe Parrocchiale

Pubblicato da santamariadelcarmine alle venerdì, dicembre 07, 2012 0 commenti
Sono trascorsi più di ottocento anni da quando il poverello d'Assisi, San Francesco, si fece fautore del primo presepe, realizzato a Greccio, vicino a Rieti: il suo amore intenso per il Vangelo fece nascere in lui l'ardente desiderio di vivere il Santo Natale in un modo più profondo e partecipato e fu così che nella notte santa del 1223 la natività di Gesù Cristo fu rappresentata e vissuta così intensamente da colpire tutti i presenti (testimoni di veri miracoli e incredibili guarigioni avvenute proprio in quella notte) i quali non si poterono trattenere dal divulgare e testimoniare ciò che i loro occhi increduli avevano visto; da allora la tradizione di preparare il presepe in occasione delle festività natalizie si è diffusa in ogni dove, raggiungendo anche il nostro tempo.
Ed è così che, come avviene nelle nostre case, anche nella nostra Parrocchia continuiamo, anno dopo anno, a seguire questa bellissima tradizione della rappresentazione della natività.
Quest'anno, il nostro parroco don Oronzo ha voluto fare in modo di trasmettere ai nostri giovanissimi la gioia che deriva dalla costruzione del presepe; con grande entusiasmo ognuno di loro ha accolto con forte motivazione ed entusiasmo quest'invito. Durante l'arco della settimana, ogni sera dopo la Messa vespertina, si sono messi al lavoro dietro la regia di Roberto Bortolotti e Franco Cataldo, con la guida dei loro educatori: in un clima di giocosità e partecipazione sono riusciti a portare a termine il lavoro loro affidato, consegnando alla comunità parrocchiale il presepe che l'accompagnerà lungo tutto il periodo natalizio.

Aderire, scelta che nasce nel cuore

Pubblicato da santamariadelcarmine alle venerdì, dicembre 07, 2012 0 commenti
Il giorno 08 Dicembre, festa dell'Immacolata, l'Azione Cattolica Italiana celebra la giornata dell'Adesione. Mons.Domenico Sigalini spiega il significato di quest'adesione:
Aderire all’AC non è prendere la tessera dell’Automobil Club, che pure può essere una bella cosa per farsi soccorrere quando sei in panne con la tua automobile; non è come aderire alla raccolta di cibo per gli animali al supermercato, che è già molto meno nobile che aderire alla raccolta di cibo per i bambini che muoiono di fame; nemmeno è come abbonarsi a Sky per vedersi tutte le partite di calcio possibili, che oggi sono scandite come gli orari delle messe della domenica.
Aderire all’Azione Cattolica è rispondere di sì senza tentennamenti e con gioia al Signore della vita che ti chiama a mettere al centro della tua esistenza il Battesimo con altri cristiani come te, dentro una comunità, con uno sguardo d’amore intelligente e appassionato per il mondo in cui viviamo.
Aderire all’Azione Cattolica è acquistare un kit da portare sempre con sé: dentro ci sta una tuta da lavoro da metterti tutti i giorni che vai in chiesa, in parrocchia, al gruppo e la veste battesimale da portare in tutti i luoghi in cui passi la tua vita.
Aderire all’AC è dire di sì a Gesù Cristo che porta la sua croce e aiuta te a portare la tua e quella di tanti altri, senza farsi una faccia da bulldog, ma con la gioia di chi sa che attraverso la croce si arriva dritti alla gioia per se e per tutti.
Aderire all’AC è dire con coraggio e pubblicamente che sei innamorato di Gesù Cristo e te lo fai non solo stampare sulla tua T-shirt o tatuare sulla tua pelle, ma ti fai conformare la tua vita intera a Lui dallo Spirito Santo, aiutato dai tuoi amici.
Aderire all’AC non è solo mandare qualche sms per fare una raccolta di fondi spinto dall’emozione, ma decidere di sostenere tutto quello che serve per aiutare te a crescere e far crescere altri come te nella fede.
Aderire all’AC è dire a tutti che la Chiesa è tua, è tua madre, è la tua famiglia, è la tua casa, è il crocevia necessario per essere cristiani nel mondo.
Aderire all’AC è farsi aiutare a diventare coraggiosi testimoni del vangelo ovunque ti trovi a vivere: a scuola, in ufficio, in famiglia, nel tempo libero, in strada, allo stadio, nei cinema, al supermercato, in palestra, nel cantiere, all’ospedale, nei tuoi progetti e nei tuoi sogni.
Aderire all’AC è fare della propria vita, del proprio gruppo, della propria comunità cristiana una palestra di santità, con tanto di allenamenti, esercizi di fondo, mister, tempi di panchina, confronti decisivi con la vita, sconfitte e rivincite, seguendo esempi bellissimi e “nostrani”.
Aderire all’AC è molto meglio che facebook o Badoo: non ti accontenti di rapporti virtuali, ma con i tuoi amici vivi, preghi, gioisci, lavori, scrivi un mondo di relazioni vere, belle e importanti.
Aderire all’AC è entrare in un tessuto di relazioni che vuoi aprire a tutti i cristiani per toglierli da quella vita da single, che è un controsenso e che non dà lode a Dio e non serve a nessuno, nemmeno a se stessi.
Aderire all’AC è dire a tutti che col papa ci stai, lo ascolti e lo segui senza riserve e lo apprezzi anche al bar, col tuo vescovo sei corresponsabile e il tuo parroco non solo non lo sopporti, ma ti sta a cuore.
Aderire all’AC è farsi un cuore grande e generoso, capace di tendere l’orecchio a ogni chiamata del Signore, anche la più impegnativa e la più radicale. I conventi, le clausure, le canoniche, le missioni le famiglie non ci fanno paura, ma stanno nei nostri sogni.

giovedì 6 dicembre 2012

Giornata del seminario

Pubblicato da santamariadelcarmine alle giovedì, dicembre 06, 2012 0 commenti
Sabato 08 Dicembre 2012, giorno in cui celebriamo l'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, nella nostra diocesi ricorre la Giornata del Seminario: pertanto pubblichiamo le parole di S.E. Mons. Domenico Padovano, pubblicate anche sul periodico d'informazione della nostra diocesi ("Impegno"):

L’8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, si celebra nella nostra diocesi la “Giornata del Seminario”. Maria è il capolavoro della creazione. Sarà chiamata ad essere madre dell’Altissimo, tabernacolo del Dio vivente. Ogni battezzato, nella Chiesa, è chiamato a un impegno personale, ad una partecipazione responsabile, ad una risposta generosa. Ogni vocazione è un dono che il Signore fa al singolo, ma per il bene di tutti. Ogni giovane, crescendo, è portato a chiedersi: “Qual è il mio posto nella Chiesa e nel mondo? Qual è il progetto di Dio su di me? Cosa si aspetta Dio che io faccia, che io sia, da grande?”.
Nel momento in cui il giovane si pone tali domande sul senso della vita, deve sentire intorno a sé non una Chiesa assente, distratta, ma una Chiesa amica che aiuta i giovani in ricerca a discernere, ad  ascoltarsi, a mettersi in gioco, a rendersi coraggiosamente disponibili nel servizio. Bisogna mettere su iniziative e strutture che aiutino la scoperta del progetto di vita e la costruzione di personalità motivate capaci di concretizzare intuizioni, aspirazioni, ideali, progetti di vita. Tra queste strutture ecco il Seminario, con le tante iniziative che lo affiancano: il gruppo Samuel per i ragazzi, il gruppo Se vuoi per i giovani in ricerca, l’anno zero per i giovani che hanno deciso di entrare nel Seminario Teologico di Molfetta. In molte diocesi del nord, causa una certa fretta e leggerezza, i Seminari Minori sono stati chiusi. Sono calate le vocazioni sacerdotali e si è avvertita la mancanza di un grosso punto di riferimento. Oggi si tenta, con molta fatica, di riaprirli, ma non è facile. Il Seminario Minore è un momento importante della pastorale vocazionale. Serve a coltivare i germogli della chiamata fin dal loro primo sorgere. Il Seminario è la casa in cui i ragazzi che hanno avvertito segnali di chiamata a una vita di speciale consacrazione,vivono, crescono, studiano, pregano, giocano insieme aiutati da sacerdoti esperti di pedagogia dell’età evolutiva, a discernere i segni della chiamata autentica. Se educare è aiutare i giovani ad essere ciò che Dio vuole che siano, è auspicabile dar grande attenzione alla pastorale vocazionale e al Seminario. Mentre ringraziamo il Signore per il dono dei chiamati che sono già in cammino nei nostri Seminari, intensifichiamo la nostra preghiera perché un numero sempre maggiore di giovani, con generosità, accolga il dono della vocazione sacerdotale per mettersi al servizio di Cristo e della Chiesa.
Concludo con un invito pressante ai sacerdoti, ai catechisti, agli educatori tutti, a farsi voce di colui che chiama: Cristo, buon pastore. Affido i nostri Seminari, educatori, seminaristi, animatori  vocazionali, alla speciale protezione della vergine Maria, madre dell’educazione.

                                                                                                                           † Domenico Padovano
 

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