mercoledì 26 febbraio 2014

Concerto in Parrocchia

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lunedì 24 febbraio 2014

Nuove foto del Presepe parrocchiale

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lunedì 17 febbraio 2014

Talent show alla Casa di riposo

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martedì 11 febbraio 2014

Omaggio al Papa Emerito Benedetto XVI

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Il video-omaggio a Benedetto XVI ad un anno dalla rinuncia al Pontificato: 

XXII Giornata Mondiale del Malato

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                 MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
      PER LA XXII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO 2014
(11 Febbraio 2014)
Fede e carità: «Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli» (1 Gv 3,16)

Cari fratelli e sorelle,
1. In occasione della XXII Giornata Mondiale del Malato, che quest’anno ha come tema Fede e carità: «Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli» (1 Gv 3,16), mi rivolgo in modo particolare alle persone ammalate e a tutti coloro che prestano loro assistenza e cura. La Chiesa riconosce in voi, cari ammalati, una speciale presenza di Cristo sofferente. E’ così: accanto, anzi, dentro la nostra sofferenza c’è quella di Gesù, che ne porta insieme a noi il peso e ne rivela il senso. Quando il Figlio di Dio è salito sulla croce ha distrutto la solitudine della sofferenza e ne ha illuminato l’oscurità. Siamo posti in tal modo dinanzi al mistero dell’amore di Dio per noi, che ci infonde speranza e coraggio: speranza, perché nel disegno d’amore di Dio anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale; e coraggio, per affrontare ogni avversità in sua compagnia, uniti a Lui.
2. Il Figlio di Dio fatto uomo non ha tolto dall’esperienza umana la malattia e la sofferenza, ma, assumendole in sé, le ha trasformate e ridimensionate. Ridimensionate, perché non hanno più l’ultima parola, che invece è la vita nuova in pienezza; trasformate, perché in unione a Cristo da negative possono diventare positive. Gesù è la via, e con il suo Spirito possiamo seguirlo. Come il Padre ha donato il Figlio per amore, e il Figlio ha donato se stesso per lo stesso amore, anche noi possiamo amare gli altri come Dio ha amato noi, dando la vita per i fratelli. La fede nel Dio buono diventa bontà, la fede nel Cristo Crocifisso diventa forza di amare fino alla fine e anche i nemici. La prova della fede autentica in Cristo è il dono di sé, il diffondersi dell’amore per il prossimo, specialmente per chi non lo merita, per chi soffre, per chi è emarginato.
3. In forza del Battesimo e della Confermazione siamo chiamati a conformarci a Cristo, Buon Samaritano di tutti i sofferenti. «In questo abbiamo conosciuto l’amore; nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli» (1 Gv 3,16). Quando ci accostiamo con tenerezza a coloro che sono bisognosi di cure, portiamo la speranza e il sorriso di Dio nelle contraddizioni del mondo. Quando la dedizione generosa verso gli altri diventa lo stile delle nostre azioni, facciamo spazio al Cuore di Cristo e ne siamo riscaldati, offrendo così il nostro contributo all’avvento del Regno di Dio.
4. Per crescere nella tenerezza, nella carità rispettosa e delicata, noi abbiamo un modello cristiano a cui dirigere con sicurezza lo sguardo. È la Madre di Gesù e Madre nostra, attenta alla voce di Dio e ai bisogni e difficoltà dei suoi figli. Maria, spinta dalla divina misericordia che in lei si fa carne, dimentica se stessa  e si incammina in fretta dalla Galilea alla Giudea per incontrare e aiutare la cugina Elisabetta; intercede presso il suo Figlio alle nozze di Cana, quando vede che viene a mancare il vino della festa; porta nel suo cuore, lungo il pellegrinaggio della vita, le parole del vecchio Simeone che le preannunciano una spada che trafiggerà la sua anima, e con fortezza rimane ai piedi della Croce di Gesù. Lei sa come si fa questa strada e per questo è la Madre di tutti i malati e i sofferenti. Possiamo ricorrere fiduciosi a lei con filiale devozione, sicuri che ci assisterà, ci sosterrà e non ci abbandonerà. È la Madre del Crocifisso Risorto: rimane accanto alle nostre croci e ci accompagna nel cammino verso la risurrezione e la vita piena.
5. San Giovanni, il discepolo che stava con Maria ai piedi della Croce, ci fa risalire alle sorgenti della fede e della carità, al cuore di Dio che «è amore» (1 Gv 4,8.16), e ci ricorda che non possiamo amare Dio se non amiamo i fratelli. Chi sta sotto la Croce con Maria, impara ad amare come Gesù. La Croce «è la certezza dell’amore fedele di Dio per noi. Un amore così grande che entra nel nostro peccato e lo perdona, entra nella nostra sofferenza e ci dona la forza per portarla, entra anche nella morte per vincerla e salvarci…La Croce di Cristo invita anche a lasciarci contagiare da questo amore, ci insegna a guardare sempre l’altro con misericordia e amore, soprattutto chi soffre, chi ha bisogno di aiuto» (Via Crucis con i giovani, Rio de Janeiro, 26 luglio 2013).
Affido questa XXII Giornata Mondiale del Malato all’intercessione di Maria, affinché aiuti le persone ammalate a vivere la propria sofferenza in comunione con Gesù Cristo, e sostenga coloro che se ne prendono cura. A tutti, malati, operatori sanitari e volontari, imparto di cuore la Benedizione Apostolica. 
Dal Vaticano, 6 dicembre 2013

FRANCESCO

domenica 9 febbraio 2014

E tu, di che sogno sei?

Pubblicato da santamariadelcarmine alle domenica, febbraio 09, 2014 0 commenti

Giornata del seminario

Pubblicato da santamariadelcarmine alle domenica, febbraio 09, 2014 0 commenti
Oggi ricorre la Giornata del Seminario 2014: queste sono le parole del nostro
Vescovo, pubblicate su "Impegno", periodico d'informazione della nostra
diocesi:


Nel Vangelo di Domenica 9 febbraio c’è una consegna precisa per tutti noi. 
Nel mondo c’è buio? Non maledire il buio, accendi con la tua vita una fiammella, 
moltiplica l’amore, diffondi speranza. La vita intorno a te affoga nella mediocrità? 
Perde senso? Perde slancio? Non infischiartene. Fatti fermento che dà sapore,
gusto e senso alle cose.
Da protagonista contagia gli altri con la tua gioia di vivere. Semina fiducia con la 
coerenza della tua vita. Nuota controcorrente, avessi contro il mondo intero!
Vuoi essere luce e sale? Devi entrare nella categoria del donare,devi salire al piano 
superiore, devi allargare l’orizzonte, devi scegliere di essere, di vivere per dare. 
È bello vivere per dare luce, per far incontrare Dio agli altri. È bello vivere per
farsi dono, per servire gli altri. È un modo talmente alto di vivere che c’è bisogno
di una chiamata per capirlo. Ce l’ha detto Gesù. La vocazione di un giovane non
è altro che la chiamata a essere davvero luce per il mondo, sale per la terra.
È il sogno di Dio. Ogni giovane è chiamato a fare proprio il sogno di Dio su di lui, 

però bisogna avere la certezza di tale chiamata per incarnarla nel proprio vissuto.
A questo serve il Seminario, un luogo e un tempo per scoprire il progetto di Dio 
sulla propria vita e allenarsi a dire di Sì ogni giorno a tale progetto.
A Dio che chiama, bisogna generosamente dire di Sì. Attraverso il Seminario passano
molti ragazzi e giovani per scegliere, guidati da sacerdoti esperti, a chi attaccare la 
spina del cuore. La Giornata del Seminario invita tutti a dire grazie a Dio per quei 
ragazzi e giovani che si preparano a diventare sacerdoti nei nostri due Seminari 
(di Conversano e di Molfetta). 
Vanno circondati di affettuosa simpatia e sostenuti con un'ardente preghiera. Abbiamo 
bisogno di sacerdoti santi e di pastori all'altezza dei tempi e proporzionati alle esigenze della
nostra Chiesa.
Oggi il Seminario si rivolge a tutta la Diocesi per chiedere l’aiuto della preghiera: 
è il Signore, infatti, a chiamare, formare, consacrare e inviare quelli che ha scelto.
Anche il sostegno economico esprime vicinanza, condivisione, appoggio, sostegno 
alla grande causa delle vocazioni.
Dio benedica il nostro Seminario.
† Domenico Padovano,Vescovo

giovedì 6 febbraio 2014

Le sacre Quarantore in Parrocchia

Pubblicato da santamariadelcarmine alle giovedì, febbraio 06, 2014 0 commenti

domenica 2 febbraio 2014

Le Sante Quarantore

Pubblicato da santamariadelcarmine alle domenica, febbraio 02, 2014 0 commenti
Nelle Parrocchie della Città si organizzano le Quarantore, cioè l'Adorazione Eucaristica prolungata, anche in segno di riparazione nei giorni del carnevale; è tempo di divertimento, sebbene oggi i tempi liturgici non ritmano più lo stile di vita dei cristiani e ci si diverte in ogni tempo.
Cogliamo questa circostanza per la preghiera di adorazione:
le Sante QUARANTORE sono Giornate Eucaristiche in cui la Chiesa, la Parrocchia vi invita, vi chiama, vi sollecita ad inginocchiarvi davanti al Signore della vita, Luce del Mondo; è lì, nella Santa Messa, nella Santa Comunione;
l'Adorazione personale vi è consentita per tutto il giorno, pausa pranzo compresa, ed anche fino a sera Gesù nell'Eucaristia è lì per voi;
le chiese della nostra città sono aperte per accogliere la vostra preghiera: siate generosi con Lui, e Lui non si lascerà battere in generosità!

E insieme preghiamo:

"Io credo, Signore! Ma tu aumenta la mia fede!"
Aiutami, Signore, a metterti al primo posto nella mia vita. 
Metto nelle tue mani il mio oggi e il mio domani, sicuro che te ne prenderai cura e non mi farai mancare ciò di cui ho bisogno. Amen

Questi i giorni di Febbraio in cui il Santissimo Sacramento rimarrà solennemente esposto nelle nostre Parrocchie:

3-4-5:         S.Maria del Carmine
5-6-7:         S.Maria Amalfitana - Regina Pacis
11-12-13:   SS. Trinità
12-13-14:   Sacro Cuore
17-18-19:   S.Pietro
25-26-27:   S.Antonio
26-27-28:   Cattedrale - S.Anna
 

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