lunedì 29 luglio 2013

Rio at home

Pubblicato da santamariadelcarmine alle lunedì, luglio 29, 2013 0 commenti
“Volo a Rio, un passo a Rio ed un passo a Dio”. È questo il celebre verso della canzone che Pierdavide Carone ha dedicato a Rio de Janeiro, città che ha ospitato una delle edizioni più movimentate e più attive sui social media della Giornata Mondiale della Gioventù.
Purtroppo, non tutti hanno avuto la possibilità, pur volendo, di poter volare a Rio ed è questo il motivo che ha spinto la Pastorale Giovanile diocesana ad intervenire attraverso la non facile organizzazione di un evento a livello diocesano nella città di Conversano: Rio at home. 
Come ci si aspettava, Rio at home ha visto un'ampia partecipazione di giovani provenienti dalle città della nostra diocesi, compresi i giovani ed i giovanissimi della nostra Parrocchia. Dopo il saluto iniziale di S.E. Mons.Domenico Padovano (vivamente apprezzato dai giovani presenti che nel corso della serata gli hanno dedicato anche un coro da stadio) è toccato ai nostri concittadini del "Gruppo Futuro" animare la parte iniziale della serata con canti del repertorio del Gen Rosso: l'esibizione ha riscontrato un grande successo accompagnato dalla viva partecipazione del pubblico, partecipazione che ha raggiunto il suo apice durante l'esecuzione di "Resta qui con noi", intonato da quasi tutti i presenti. 
Oltre all'animazione del Gruppo Futuro, vanno segnalate le divertenti e movimentate esibizioni di Giuseppe Fanelli, bravissimo nell'intonazione di canti napoletani che hanno reso l'atmosfera ancora più effervescente (vari "trenini" sono stati messi in scena dai giovani presenti). Molto talentuosa l'esibizione di un nostro giovane concittadino cantautore conosciuto con il nome d'arte di Mark a cui si augura di poter realizzare i propri sogni. 
In mezzo a tanta musica ed intrattenimento, non sono mancati i momenti di riflessione e di preghiera culminati in alcuni momenti intensi tra cui l'ascolto del messaggio che Papa Francesco ha rivolto da Rio ai giovani di tutto il mondo (un messaggio di grande speranza, rivoluzionario nel nostro attuale contesto socio-economico), il contatto via skype con don Gaetano ed alcuni giovani presenti a Rio, l'arrivo della Croce simbolo dei giovani della diocesi, la forte riflessione del Vescovo Padovano che ha voluto dar ancora più risalto alle parole ed all'esempio di Papa Francesco, per una Chiesa che sappia uscire nelle strade. 
A coronamento della serata non poteva mancare l'atteso concerto di Pierdavide Carone che con la sua musica ha dato l'ultimo saluto ad un evento che rimarrà impresso nella memoria di molti giovani. L'appuntamento è ora fissato al 2016 con la GMG che avrà luogo nella città polacca di Cracovia!

martedì 23 luglio 2013

"Giovani iniziative"

Pubblicato da santamariadelcarmine alle martedì, luglio 23, 2013 0 commenti
Sebbene l'anno catechistico sia terminato quasi due mesi fa, non sono terminate le iniziative a favore dei giovanissimi della nostra Parrocchia: dall'esperienza dell'oratorio portata avanti dai giovani dell'Azione Cattolica al coinvolgimento dei giovanissimi nell'organizzazione della festa del Carmine, dall'esibizione della squadra di pallacanestro all'escursione nello splendido giardino botanico dei Vivai Capitanio (sulla nostra pagina Facebook tutte le foto delle meraviglie della natura). A coronamento di queste iniziative, Domenica 28 Luglio tutti i giovani sono chiamati a partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà, a livello diocesano, nella città di Conversano a partire dalle ore 20.30 in Piazza Castello!

giovedì 18 luglio 2013

Festa S.Maria del Carmine 2013

Pubblicato da santamariadelcarmine alle giovedì, luglio 18, 2013 0 commenti
Martedì 16 Luglio 2013 la nostra Parrocchia ha celebrato la festa della nostra Madre amorevole, la beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Anche quest'anno, un ricco programma pastorale-liturgico ha permesso di vivere pienamente questa celebrazione già nei giorni precedenti la ricorrenza; la nostra comunità parrocchiale, in aggiunta alla tradizionale novena e al triduo di preparazione,  ha avuto anche l'occasione di uscire  dalle mura materiali della nostra parrocchia per tre giorni consecutivi, per pregare in mezzo alla gente nel quartiere in via San Donato, con gli anziani presso la Casa di Riposo Romanelli e con i confratelli ed i fedeli della Chiesa di Santa Lucia.
Tutta la preparazione ha raggiunto il culmine nel giorno in cui la Chiesa Cattolica celebra la Madonna del Carmine: al termine di una giornata ricca di celebrazioni liturgiche in onore della Beata Vergine, il parroco don Oronzo ha concelebrato con don Leo la S.Messa vespertina a cui hanno assistito, come da tradizione, numerosi fedeli che hanno gremito la chiesa in ogni suo spazio.
Nella sua omelia, don Leo ha portato tutti i fedeli presenti a riflettere sul ruolo di Maria, la prima vera discepola di Gesù in quanto incarnazione della perfetta vita cristiana; è seguendo il suo esempio di vita che è possibile aspirare a raggiungere la salvezza, a raggiungere Gesù, Dio-che-salva.
Ad accompagnare la celebrazione il coro parrocchiale composto interamente dai membri della nostra parrocchia e guidato da Annamaria Matarrese.
Al termine della Santa Messa, la celebrazione di Maria è proseguita attraverso la tradizionale uscita in processione della venerata immagine della Madonna del Carmine che ha "percorso" le vie del quartiere murattiano e non solo, accompagnata dalle preghiere dei fedeli (molti dei quali hanno accolto l'invito a rendere omaggio alla Vergine attraverso l'esposizione di addobbi sui balconi) ed accolta da gente festosa in attesa. Anche quest'anno, in via Marsala, non sono mancati i bellissimi palloncini colorati e i numerosi coriandoli che, spinti dal vento (ormai divenuto anch'esso tradizionale durante questo giorno di festa), hanno contribuito a costruire una vera atmosfera di festa.
Al rientro in Parrocchia, la venerata immagine di Maria è stata accolta da un folto numero di fedeli in festa; sul sagrato don Oronzo, dopo un breve momento di preghiera, ha dato seguito ai dovuti ringraziamenti a tutti coloro che hanno reso possibile l'evento (in particolare vanno citati i gruppi che hanno animato la processione: la Confraternita di S.Lucia, il Gruppo del Terzo Ordine Carmelitano, il  Gruppo di Preghiera di San Pio, il Gruppo Ministranti e la Banda del Giubileo), ai fedeli accorsi come sempre in gran numero ed alla persona di Aldo Zazzera, Presidente del Consiglio Comunale della nostra città, presente in rappresentanza delle autorità cittadine.
Il lancio in aria di palloncini bianchi ha dato l'ultimo saluto alla Beata Vergine prima del suo rientro definitivo in Parrocchia. 
La serata di festa è poi proseguita con la ventesima sagra del panzerotto accompagnata dal talent musicale condotto da Roberto Tarantino che ha visto esibirsi alcuni giovani talenti molto promettenti. Il tutto si è poi chiuso con l'estrazione della lotteria gara di solidarietà i cui risultati sono visibili sulla bacheca della nostra parrocchia.

Le immagini della festa sono visualizzabili nella slideshow in basso:

martedì 16 luglio 2013

La Beata Vergine Maria del Monte Carmelo

Pubblicato da santamariadelcarmine alle martedì, luglio 16, 2013 0 commenti
 Oggi la nostra Parrocchia è in festa perché la Chiesa Cattolica celebra la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo! In attesa di partecipare alla festa che avrà luogo questa sera (ricordando l'importanza di partecipare non solo alla festa civile, ma anche e soprattutto a quella religiosa con le SS. Messe delle ore 7.00, 8.00, 9.30, 11.00 e 18.30), riscopriamo la storia di questa devozione che ci contraddistingue:

La devozione spontanea alla Vergine Maria, sempre diffusa nella cristianità sin dai primi tempi apostolici, è stata man mano nei secoli, diciamo ufficializzata sotto tantissimi titoli, legati alle sue virtù (vedasi le Litanie Lauretane), ai luoghi dove sono sorti Santuari e Chiese che ormai sono innumerevoli, alle apparizioni della stessa Vergine in vari luoghi lungo i secoli, al culto instaurato e diffuso da Ordini Religiosi e Confraternite, fino ad arrivare ai dogmi promulgati dalla Chiesa.
 Maria racchiude in sé tante di quelle virtù e titoli, nei secoli approfonditi nelle Chiese di Oriente ed Occidente con Concili famosi e studi specifici, tanto da far sorgere una terminologia ed una scienza “Mariologica”, e che oltre i grandi cantori di Maria nell’ambito della Chiesa, ha ispirato elevata poesia anche nei laici, cito per tutti il sommo Dante che nella sua “preghiera di s. Bernardo alla Vergine” nel XXXIII canto del Paradiso della ‘Divina Commedia’, esprime poeticamente i più alti concetti dell’esistenza di Maria, concepita da Dio nel disegno della salvezza dell’umanità, sin dall’inizio del mondo.

Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura,
 termine fisso d’eterno consiglio, tu se’ colei che l’umana natura
 nobilitasti sì, che ‘l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura……


 Ma il culto mariano affonda le sue radici, unico caso dell’umanità, nei secoli precedenti la sua stessa nascita; perché il primo profeta d’Israele, Elia (IX sec. a.C.) dimorando sul Monte Carmelo, ebbe la visione della venuta della Vergine, che si alzava come una piccola nube dalla terra verso il monte, portando una provvidenziale pioggia, salvando così Israele da una devastante siccità.
 In quella nube piccola “come una mano d’uomo” tutti i mistici cristiani e gli esegeti, hanno sempre visto una profetica immagine della Vergine Maria, che portando in sé il Verbo divino, ha dato la vita e la fecondità al mondo.
 La Tradizione racconta che già prima del Cristianesimo, sul Monte Carmelo (Karmel = giardino-paradiso di Dio) si ritiravano degli eremiti, vicino alla fontana del profeta Elia, poi gli eremiti proseguirono ad abitarvi anche dopo l’avvento del cristianesimo e verso il 93 un gruppo di essi che si chiamarono poi ”Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo”, costruirono una cappella dedicata alla Vergine, sempre vicino alla fontana di Elia.
 Si iniziò così un culto verso Maria, il più bel fiore di quel giardino di Dio, che divenne la ‘Stella Polare, la Stella Maris’ del popolo cristiano. E sul Carmelo che è una catena montuosa che si estende dal golfo di Haifa sul Mediterraneo, fino alla pianura di Esdrelon, richiamato più volte nella Sacra Scrittura per la sua vegetazione, bellezza e fecondità, continuarono a vivere gli eremiti, finché nella seconda metà del sec. XII, giunsero alcuni pellegrini occidentali, probabilmente al seguito delle ultime crociate del secolo; proseguendo il secolare culto mariano esistente, si unirono in un Ordine religioso fondato in onore della Vergine, alla quale i suddetti religiosi si professavano particolarmente legati.
 L’Ordine non ebbe quindi un fondatore vero e proprio, anche se considera il profeta Elia come suo patriarca e modello; il patriarca di Gerusalemme s. Alberto Avogadro (1206-1214), originario dell’Italia, dettò una ‘Regola di vita’, approvata nel 1226 da papa Onorio III.
 Costretti a lasciare la Palestina a causa dell’invasione saracena, i monaci Carmelitani, come ormai si chiamavano, fuggirono in Occidente, dove fondarono diversi monasteri: Messina e Marsiglia nel 1238; Kent in Inghilterra nel 1242; Pisa nel 1249; Parigi nel 1254, diffondendo il culto di Colei che: “le è stata data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron” (Is 35,2).
 Il 16 luglio del 1251 la Vergine circondata da angeli e con il Bambino in braccio, apparve al primo Padre Generale dell’Ordine, beato Simone Stock, al quale diede lo ‘scapolare’ col ‘privilegio sabatino’, che consiste nella promessa della salvezza dall’inferno, per coloro che lo indossano e la sollecita liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte.
 Lo ‘scapolare’ detto anche ‘abitino’ non rappresenta una semplice devozione, ma una forma simbolica di ‘rivestimento’ che richiama la veste dei carmelitani e anche un affidamento alla Vergine, per vivere sotto la sua protezione ed è infine un’alleanza e una comunione tra Maria ed i fedeli.
 Papa Pio XII affermò che “chi lo indossa viene associato in modo più o meno stretto, all’Ordine Carmelitano”, aggiungendo “quante anime buone hanno dovuto, anche in circostanze umanamente disperate, la loro suprema conversione e la loro salvezza eterna allo Scapolare che indossavano! Quanti, inoltre, nei pericoli del corpo e dell’anima, hanno sentito, grazie ad esso, la protezione materna di Maria! La devozione allo Scapolare ha fatto riversare su tutto il mondo, fiumi di grazie spirituali e temporali”.
 Altri papi ne hanno approvato e raccomandato il culto, lo stesso beato Giovanni XXIII lo indossava, esso consiste di due pezzi di stoffa di saio uniti da una cordicella, che si appoggia sulle scapole e sui due pezzi vi è l’immagine della Madonna.
 Nel secolo d’oro delle fondazioni dei principali Ordini religiosi cioè il XIII, il culto per la Vergine Maria ebbe dei validissimi devoti propagatori: i Francescani (1209), i Domenicani (1216), i Carmelitani (1226), gli Agostiniani (1256), i Mercedari (1218) ed i Servi di Maria (1233), a cui nei secoli successivi si aggiunsero altri Ordini e Congregazioni, costituendo una lode perenne alla comune Madre e Regina.
 L’Ordine Carmelitano partito dal Monte Carmelo in Palestina, dove è attualmente ubicato il grande monastero carmelitano “Stella Maris”, si propagò in tutta l’Europa, conoscendo nel sec. XVI l’opera riformatrice dei due grandi mistici spagnoli Giovanni della Croce e Teresa d’Avila, per cui oggi i Carmelitani si distinguono in due Famiglie: “scalzi” o “teresiani” (frutto della riforma dei due santi) e quelli senza aggettivi o “dell’antica osservanza”.
 Nell’Ordine Carmelitano sono fiorite figure eccezionali di santità, misticismo, spiritualità claustrale e di martirio; ne ricordiamo alcuni: S. Teresa d’Avila (1582) Dottore della Chiesa; S. Giovanni della Croce (1591) Dottore della Chiesa; Santa Maria Maddalena dei Pazzi (1607); S. Teresa del Bambino Gesù (1897), Dottore della Chiesa; beato Simone Stock (1265); S. Angelo martire in Sicilia (1225); Beata Elisabetta della Trinità Catez (1906); S. Raffaele Kalinowski (1907); Beato Tito Brandsma (1942); S. Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein, 1942); suor Lucia, la veggente di Fatima, ecc.
 Alla Madonna del Carmine, come è anche chiamata, sono dedicate chiese e santuari un po’ dappertutto, essa per la promessa fatta con lo scapolare, è onorata anche come “Madonna del Suffragio” e a volte è raffigurata che trae, dalle fiamme dell’espiazione del Purgatorio le anime purificate.
 Particolarmente a Napoli è venerata come S. Maria La Bruna, perché la sua icona, veneratissima specie dagli uomini nel Santuario del Carmine Maggiore, tanto legato alle vicende seicentesche di Masaniello, cresciuto alla sua ombra, è di colore scuro e forse è la più antica immagine conosciuta come ‘Madonna del Carmine’.
 Durante tutti i secoli trascorsi nella sua devozione, Ella è stata sempre rappresentata con Gesù Bambino in braccio o in grembo che porge lo ‘scapolare’ (tutto porta a Gesù), e con la stella sul manto (consueta nelle icone orientali per affermare la sua verginità).
 La sua ricorrenza liturgica è il 16 luglio, giorno in cui nel 1251, apparve al beato Simone Stock, porgendogli l’ “abitino”.

Autore: Antonio Borrelli

venerdì 5 luglio 2013

Programma Festa S.Maria del Carmine

Pubblicato da santamariadelcarmine alle venerdì, luglio 05, 2013 0 commenti
Si avvicina la festa della nostra parrocchia, la festa di S.Maria del Carmine. Ecco quali sono le varie iniziative in programma:

 

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